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Il Giudice Stefania Pepe del Tribunale di Milano mi ha distrutto la vita.

GIUDICE CONDANNA AL CARCERE VITTIMA DI CYBER-BULLISMO
Questa è la mia reale e genuina esperienza personale,...
...purtroppo.
1. Mi chiamo [RISERVATO], ho 40 anni, vivo ad Acireale e sono in cerca di lavoro dall’anno 2007.

2. La mia difficoltà nel trovare lavoro è sempre stata relativa alla “totale noncuranza ed insufficienza di canali di supporto all’orientamento, formazione e ricerca del lavoro”. In particolare, quando ho concluso gli studi nell’anno 2000 il Governo Italiano non mi ha mai cercato per aiutarmi ad inserirmi nel mondo del lavoro, tuttavia quando ci sono tasse e multe da pagare il Governo Italiano si ricorda molto bene dove abito e non gli interessa nulla se sono senza lavoro e senza fissa dimora.

3. Di conseguenza, a partire dall’anno 2007, nonostante fossi in possesso di un diploma, dopo il mio ultimo lavoro concluso nell’anno 2006, mi sono ritrovato perlopiù a svolgere esclusivamente dei lavoretti di pulizia di scale e cortili, a volte anche di piccoli giardinetti, tuttavia sempre e soltanto per pochi giorni al mese.

4. All’inizio dell'anno 2013, con tanto impegno, riesco a sviluppare un software amatoriale per Windows e, dato che ancora non avevo trovato un lavoro, decisi di provare a venderlo su internet al modico prezzo di 9 euro a licenza d’uso, addirittura ottenendo già alcuni clienti dopo passate alcune settimane.

5. Purtroppo, verso la fine dello stesso suddetto anno, vengo preso di mira da cyber-bulli sociopatici, i quali iniziarono una pesante campagna diffamatoria in tutta la rete internet nei miei confronti e soprattutto verso il mio software, diventando il

"truffatore che vende software fasulli pieni di virus malevoli".

6. Questi cyber-bulli si inventarono di loro pugno interi testi diffamatori e screenshot con finte analisi di anti-virus, pubblicandoli ovunque nella rete internet, anche in oltre 60 domini che loro acquistarono appositamente per diffamarmi all’inizio dell’anno 2014 (ho tutte le pagine conservate e ci sono ancora alcune versioni di web cache presenti su internet), poi mi clonarono il sito più volte e tantissime altre assurde azioni diffamatorie con un accanimento ed una cattiveria oltre ogni limite della sopportazione umana.

7. Seguono alcuni esempi di offese e testi diffamatori pubblicati su internet e ricevuti per e-mail

“Devi tornare nella tua fogna idiota.”

“Gran pezzo di merda, non combinerai mai niente e non potrai mai fare nulla perché la natura ti ha fatto stupido e tale resterai per sempre.”

“Ma a chi vuoi prendere in giro, truffatore che non sei altro.”

...e altro, davvero molto altro da portare alla totale esasperazione chiunque.

8. Dopo 12 mesi di continua violenza psicologica, completamente impotente verso una quantità davvero spropositata di diffamazioni pubblicate su internet nei miei confronti da parte di questi cyber-bulli, nel mese di Settembre dell'anno 2014, vengo istigato al suicidio, invio un messaggio alla Polizia Postale dal loro sito internet e pubblico lo stesso messaggio in un topic di un forum dove questi cyber-bulli mi stavano diffamando, quindi lo stesso giorno vennero due agenti di Polizia armati che fecero prepotentemente irruzione al mio indirizzo di residenza, senza alcun mandato, traumatizzando la mia unica nonna rimasta ancora in vita, venni portato forzatamente con la volante usata per arrestare i criminali in Questura di Acireale, dove fui esclusivamente umiliato, subendo una vittimizzazione secondaria, ovvero senza prestare il minimo interesse verso i cyber-bulli che di fatto continuarono a diffamarmi nei successivi mesi restando completamente impuniti. Per una fortuita circostanza, ho potuto nascondere la questione a mia madre che non era in casa quando la Polizia era venuta a prendermi.
9. Essendo senza lavoro dall'anno 2007, quindi non potendo permettermi un avvocato, dato che i cyber-bulli continuavano a diffamarmi ed il gestore del forum indicato al punto 8 non voleva eliminare il topic con la mia dichiarazione di suicidio e le diffamazioni annesse che continuavano a danneggiare la mia reputazione  e quella del mio software che nessuno voleva più acquistare, esposi una querela nell’anno 2015 nella sede della Polizia Postale di Catania, tuttavia, nonostante le numerose prove a carico dei cyber-bulli, la suddetta querela venne archiviata nell’anno 2016 senza ricevere uno straccio di avviso, fui bannato dal forum ed i cyber-bulli continuarono a restare completamente impuniti e liberi di continuare a diffamarmi nel forum e fuori da esso.

10. Dopo ormai TRE ANNI di continue diffamazioni pubblicate continuamente su internet, offese e ricatti ricevuti per e-mail, nei primi giorni dell'anno 2017, ricevo anche minacce di morte da un contatto e-mail anonimo, ma complete del mio numero di telefono personale come segue

“Forse tu non hai ancora capito chi c'è dietro di noi.
Non ti conviene fare troppo lo stronzo se non vuoi che qualcuno venga a tagliarti la gola 3xxxxxxxx8”

N.B. Il mio contatto telefonico era indicato in modo chiaro, l’ho censurato qui per evitare spam, dato che lo uso ancora oggi e non ho mai capito come ne entrarono in possesso i cyber-bulli, i quali lo sfruttarono per farmi anche scherzi telefonici per falsi appuntamenti per oggetti che vendevo in un noto sito di vendita di oggetti usati.

11. A partire dal suddetto anno, cominciai a vivere nella paura di rispondere al telefono, oltre che nella continua disperazione e rabbia, impotente per tutte le continue diffamazioni e menzogne sul mio conto e quelle verso il mio software rimaste pubblicate sistematicamente per INTERI ANNI su internet ai miei danni.

12. Nel mese di Marzo dell'anno 2018, dato che il Tribunale di Catania aveva archiviato la mia querela del 2015 in modo molto strafottente, i cyber-bulli continuavano ancora a diffamarmi, ricattarmi, offendermi e minacciarmi da INTERNI ANNI impedendomi di vendere il mio software, ero senza lavoro dall'anno 2007 e in aggiunta pure in sfratto, in stato d'ira ai massimi livelli inviai un messaggio molto aggressivo direttamente al supporto del servizio di Hosting, tale OVH con una sede a Milano, utilizzato dal proprietario del forum indicato al punto 8, perché il proprietario del forum in questione continuava a non voler eliminare soprattutto la mia dichiarazione di suicidio, rimasta pubblicata nel topic dall'anno 2014, insieme a molte altre diffamazioni pubblicate dai cyber-bulli sempre nel topic in questione e non potevo nemmeno controbattere perché il ban nel forum era direttamente per IP. Fino a quel momento il topic in questione era stato visualizzato da oltre 60.000 utenti unici, non sto scherzando, e questo fatto mi portava quotidianamente alla completa e totale esasperazione.

13. Dopo una settimana dall’invio del suddetto messaggio all’Hosting OVH in questione, fui rintracciato dall’Ufficiale di P.G. Giuseppe SABATO, il quale mi obbligò con l’inganno, mediante una telefonata molto presuntuosa ed arrogante, ad andare immediatamente nella Questura di Acireale, dove iniziai a subire un vero e proprio interrogatorio. Senza essere prima informato dei miei diritti di indagato e senza dirmi che ero sotto indagine, l’ufficiale di P.G. Giuseppe SABATO utilizzò tecniche ingannevoli ed intimidatorie per farmi ricordare i fatti con la complicità di un suo collega maschio altrettanto arrogante e presuntuoso, venuto dalla sede della Polizia Postale di Catania, il quale mi urlava addosso, tenendomi in totale soggezione, soprattutto nessun avvocato era stato convocato, il quale per legge doveva essere presente, infine, continuando ad influire negativamente sulla mia libertà di autodeterminazione, questi due agenti molto prepotenti e presuntuosi mi costrinsero a firmare una mia confessione, pure spacciandola per spontanea.

14. Secondo voi, cosa avrei dovuto fare, se non potevo permettermi un avvocato, sono e continuo ad essere senza lavoro dall’anno 2007, ero pure in sfratto ed i cyber-bulli avevano distrutto la mia reputazione e quella del mio software, impedendomi di vendere la mia opera d’ingegno ? Dovevo stare zitto a subire tutte quelle prepotenze ?
15. Tornato a casa mi sentii un verme, provai invano a contattare qualche avvocato su internet, ma persi solo tempo, così, nel mese di Maggio 2018 tornai nella sede della Polizia Postale di Catania per sporgere una seconda querela e, come era accaduto per la mia prima querela, anch’essa era stata proposta in archiviazione, addirittura già nel mese di Luglio 2018, ma, questa volta, avendo ricevuto la notifica cartacea, riuscì a portarla avanti proponendo celermente opposizione nel mese di Agosto 2018.

16. Nello stesso mese di Agosto 2018 riuscì a rintracciare gli atti della mia prima querela, scoprendo che era stata archiviata con ignoranti motivazioni, ma soprattutto con il danneggiamento del CD-Rom che avevo allegato alla querela, reso completamente illeggibile con profondi graffi in tutta la superficie, nientemeno da parte dell’Ass. C. Francesco RASCUNA’ e del Vice Questore Agg.to Dott. Gabriele PIAZZA, supporto che conteneva tutte le prove fondamentali contro i cyber-bulli.

17. Verso la fine dello stesso anno 2018, in stato di emergenza abitativa in serie difficoltà economiche ed ancora senza lavoro, a seguito di tutti gli ultimi eventi spiegati sopra, in totale violazione dell’art. 191 c.p. e senza un regolare processo, sono stato DIRETTAMENTE CONDANNATO A TRE MESI DI RECLUSIONE ED AL PAGAMENTO DI UNA MULTA DI 2.250 EURO da parte del Giudice Stefania PEPE del Tribunale di Milano, mi assegnarono l’Avvocato d’ufficio Paola GALLAROTTI dello Studio Legale Cherchi di Milano, la quale mi trattò con estrema strafottenza ed arroganza ugualmente nell’unico messaggio e-mail ricevuto ed all’unica telefonata intercorsa, poi divenne irreperibile telefonicamente e per e-mail, facendo passare 15 giorni in cui avrei potuto benissimo almeno presentare opposizione personalmente recandomi nel Tribunale di Catania, invece che andare a Milano, particolare scoperto troppo tardi, perché, per la disperazione riguardo questa condanna, non mi accorsi che nel documento di notifica ricevuto c’era scritto quanto appena detto, di conseguenza l’Avvocato Paola GALLAROTTI poteva svilupparmi un documento di opposizione in remoto ed inviarmelo per e-mail, invece mi lasciò al mio triste destino, insinuando arroganti e presuntuose fesserie per e-mail e per telefono condite da beffarde risatine e mi dispiace non aver registrato la conversazione, non avrei mai pensato che un avvocato potesse andare contro la persona che lui doveva difendere, assurdo.

18. Io posso dimostrare sulla carta, il giustificatissimo “stato d’ira” dopo INTERI ANNI DI CYBER-BULLISMO, partendo dall’anno 2013, che mi rende non punibile anche a causa della Polizia Postale che distrusse le prove della prima querela esposta nel 2015, ovvero se la Polizia Postale avesse fatto il proprio dovere, invece di archiviare in modo molto strafottente la mia querela io non avrei avuto alcun motivo di contattare l’Hosting OVH, poi l’interrogatorio, svolto in modo completamente illecito da arroganti e presuntuosi agenti di Polizia, senza la presenza di un avvocato, che ha leso i miei Diritti Umani e Costituzionali e tutto questo ne è risultato una CONDANNA AL CARCERE completamente ingiusta e soprattutto illecita, che io non pagherò MAI. Preferirò farmi tre mesi di carcere e suicidarmi dopo essere uscito dal carcere, perché dalla vergogna non avrò mai più il coraggio di vivere ancora con mia madre e di vedere i miei parenti che mi giudicherebbero per quello che sono, ovvero uno psicopatico criminale che vuole uccidere le persone come mi ha indicato nella condanna il Giudice Stefania PEPE del Tribunale di Milano.

19. All’inizio dell’anno 2019 riuscì ad avere udienza nel Tribunale di Catania riguardo l’opposizione della mia seconda querela del 2018, tuttavia fui trattato con estrema strafottenza dalla Dott.ssa Maria Ivana CARDILLO che, alla fine, non gli importò nulla della mia illecita condanna e nonostante tutte le prove presenti in rete contro i cyber-bulli ai miei danni, propose in archiviazione, per la seconda volta, il mio caso inviandomi la notifica cartacea nel mese di Agosto 2019.
20. Nello stesso suddetto mese faccio richiesta per la visione degli atti, scoprendo che secondo la Dott.ssa Maria Ivana CARDILLO darmi esplicitamente del

“truffatore che vende software fasulli pieni di virus”

e insultarmi pubblicamente in un forum come segue

“devi tornare nella tua fogna idiota”

corrisponderebbe assurdamente al “diritto di critica”, tuttavia, dato che mi era stata offerta, ancora una volta, la possibilità di proporre opposizione, sviluppo e presento quest’ultima nei tempi legali corretti, ovvero in data 09-09-2019, sempre nel Tribunale Di Catania.

21. A seguito, della mia ultima richiesta ex art. 335, effettuata nel mese di Febbraio 2020, scopro che il mio procedimento era stato incomprensibilmente archiviato, fra l’altro senza aver ricevuto uno straccio di notifica, risultando palesemente nel reato di omissioni atti d’ufficio.

22. Appena saputa la suddetta notizia dell’archiviazione della mia querela esposta nel 2018, richiesi la visione degli atti in data 28-02-2020, per capire il motivo finale di questa assurda ed ingiusta decisione, tuttavia a causa del COVID-19 non ci sono più riuscito per tutto l’anno 2020.

23. Riguardo la mia condanna e la multa, siccome la documentazione di notifica era stata inviata nell’indirizzo dove fui sfrattato, non ebbi altre notizie a riguardo, di conseguenza vivo ogni maledetto giorno nella costante paura di essere rintracciato dalla Polizia per la suddetta condanna, che mi ha istigato ulteriormente al suicidio, perché ormai ha sporcato per sempre la mia fedina penale con conseguenze disastrose al livello di opportunità lavorative a cui non potrò mai più accedere. Inoltre, pagare quella multa significherebbe darla vinta ai cyber-bulli e questo non succederà MAI !

24. A seguito, di una mia recensione verso l’Hosting OVH, pubblicata nel portale TrustPilot in data 19-01-2021, dove avevo spiegato una parte della mia situazione ed alla fine avevo scritto, giustamente, che “essendo un criminale e non meritando di vivere volevo comprarmi il farmaco per suicidarmi”, per una suddetta frase scritta :

• dopo, fino a quel momento, 7 ANNI DI CYBER-BULLISMO, fra cui diffamazione, istigazione al suicidio, minaccia, atti persecutori, atti di concorrenza sleale, molestia e disturbo alle persone, violenza privata e molto altro,

• a causa della reputazione, completamente annientata, del mio software, sviluppato con tantissimo impegno, che ormai non vuole acquistare più nessuno per tutte le diffamazioni ancora pubblicate, rimaste su internet per INTERI ANNI, dall’anno 2013 continuando nell’anno 2021,

• per una CONDANNA ILLECITA, SENZA PROCESSO e, soprattutto, senza che un avvocato ha mai voluto difendermi;

• senza lavoro dall’anno 2007, in serie difficoltà economiche ed ancora in emergenza abitativa,

in data 06-02-2021, con una rogatoria internazionale partita dal sito TrustPilot che si trova in America, mai fatta per trovare i cyber-bulli, ancora una volta, fui rintracciato dalla Polizia sempre della Questura di Acireale solo con l’indirizzo e-mail presente nel sito TrustPilot, perché non c’erano altri miei dati nel suddetto sito, addirittura, alla porta dell’abitazione dove mi trovo in via temporanea, vennero tre agenti armati, sempre con la volante usata per arrestare i criminali, dove io non volli salire, tuttavia fui nuovamente obbligato ad andare in Questura di Acireale dove incontrai un’agente molto ottuso, presuntuoso ed arrogante, che si identificò con il nome “Giusy”, facendomi notare che era stato uno dei due agenti venuto nell’anno 2014, ricordo effettuando una sfrontata illecita violazione di domicilio insieme al suo collega, a casa di mia nonna senza alcun mandato e senza una vera situazione di emergenza reale.
25. Dopo che il suddetto agente “Giusy” ottenne “ciò che gli interessava”, per il suo unico interesse, mi illuse con quella che si rivelerà una falsa promessa da marinaio sul fatto che avrebbero indagato sui cyber-bulli, infatti, l’unica cosa che ottenni accadde pochi giorni dopo, ovvero quando ricevetti una chiamata dal “Dipartimento per la salute mentale di Acireale”, quindi dovetti prendere un presuntuoso appuntamento obbligato con un tale Dr. Giovanni PATTI in data 12-02-2021, al quale provai a spiegare tutta la situazione in dettaglio, tuttavia arrogantemente e presuntuosamente, pure minacciandomi di farmi TSO se non avessi seguito la sua terapia, mi obbligò a prendere degli anti-psicotici Invega e dato che io, per ovvie ragioni, non volevo assolutamente andare dal mio medico a farmeli prescrivere, me li rilasciò in blister sfusi, senza scatolo e senza istruzioni, assicurandomi che non facevano male.

26. Passati alcuni giorni in cui assunsi i suddetti anti-psicotici, pure di nascosto da mia madre, al contrario, mi accorsi di avere i seguenti sgraditi malesseri

• insonnia,
• disfunzione erettile,
• visione molto offuscata,
• tanta sonnolenza,
• irrequietezza (non riuscivo a stare fermo),

e soprattutto una fastidiosissima debolezza e stanchezza cronica alle braccia, diventando praticamente un DISABILE, quindi smisi di prendere questo schifo di farmaci e fortunatamente i suddetti effetti indesiderati iniziarono a sparire lentamente, così, dopo che mi sentii meglio, decisi di scrivere una diffida cartacea e la consegnai personalmente, in data 18-02-2021, ad un’assistente dello studio dove avevo incontrato questo suddetto Dr. Giovanni PATTI, ovviamente allegando i restanti blister degli psico-farmaci Invega che lui stesso mi aveva consegnato nel suo studio e da quel giorno mi illusi che non avrei più avuto notizie da parte di questo “incompetente ed ottuso psichiatra” che voleva rendermi disabile, come se tutti i problemi che già avevo, ovvero 7 anni e mezzo di cyber-bullismo, nessun lavoro, disagio economico, nessuna residenza stabile ed una condanna al carcere, non erano abbastanza.

27. Successivamente, ad una mia ulteriore richiesta di visione degli atti di Febbraio 2021, accolta nel mese di Marzo 2021, scoprii amaramente che la mia seconda querela del 2018, in realtà era stata COMPLETAMENTE ABBANDONATA DA PARTE DEL GIP nel mese di Settembre dell'anno 2019 e dalla cronologia degli atti del mio procedimento, che visionai di persona integralmente, non risultava alcuna motivazione a riguardo di questo abbandono. L'ultimo documento che trovai nei suddetti atti era la mia opposizione, di cui richiesi le copie e basta, niente altro, trattato così, come al solito, con una indecente strafottenza e menefreghismo da persone pagate profumatamente dal Governo Italiano che avrebbero dovuto tutelare i miei diritti e la mia sicurezza.

28. Quando pensavo che il peggio fosse passato, arrivò invece il colpo di grazia, in data 12-05-2021, quando, inaspettatamente, all’ora di pranzo, vennero un agente di Polizia, il Dr. Giovanni PATTI ed altre due figure femminili, che arrogantemente e presuntuosamente volevano entrare in casa, io, ovviamente, negai quest’altra violazione di domicilio, visto che non avevano alcun mandato, ma solamente un foglio per verificare, credo, il mio stato di salute mentale, tuttavia mi costrinsero a prendere un altro presuntuoso appuntamento obbligato sempre nello studio del Dr. Giovanni PATTI per dopo pranzo, questa volta con la presenza di mia madre che era in casa a cucinare, a cui dovetti spiegare almeno una “mezza verità” prima di andare nello studio, mentre il pranzo ci andava di traverso.
29. Nel suddetto studio, il Dr. Giovanni PATTI con la complicità di queste due donne arroganti di ignota identità, oltre ad essere stato vanificato ogni mio tentativo di spiegare la realtà dei fatti, vengo pure gravemente offeso, ovvero lo stesso Dr. Giovanni PATTI, che per tutto il tempo mantenne un atteggiamento strafottente ed un sorriso beffardo, di punto in bianco disse a mia madre, con una assoluta, diretta, esplicita e spietata freddezza verbale, che ho dei disturbi mentali, di conseguenza, mettendomi in totale imbarazzo ed in cattiva luce verso mia madre, la quale giustamente iniziò a disperarsi tentando di contestare tale ingiustificata affermazione. Alla fine, come dimostra ampiamente la registrazione vocale, che acquisii quel giorno nello stesso studio, a nulla valsero le mie contestazioni e quelle di mia madre.

30. Nei successivi giorni, dato che nello studio del Dr. Giovanni PATTI non mi era stata indicata alcuna motivazione riguardo la sopracitata sgradita convocazione, iniziai ad indagare e capii che questa nuova infamata ai miei danni era partita dal Tribunale di Catania, perché, in data 04-02-2021, non sapendo ancora dove erano finiti gli atti della mia seconda querela, continuando ad essere preso dall’odio e dalla disperazione, specialmente a causa della illecita condanna ai miei danni, avevo presentato una terza “maledetta” querela, molto esplicita, tanto esplicita che, nonostante tutta la lunga spiegazione di 9 pagine, il magistrato in carica, continuando beatamente a fregarsene di andare a cercare i cyber-bulli, ovviamente a ben pensato di andare a cercare me per farmi dichiarare pazzo da due donne incompetenti e da un dottore altrettanto ottuso, presuntuoso ed arrogante, il quale, nello studio, in poco tempo riuscì a sviluppare un lungo manoscritto e solo Dio può sapere cosa cazzo mise su carta per rovinarmi la vita.

31. Nel frattempo, questi maledetti cyber-bulli, esclusivamente per colpa della strafottenza della Polizia Postale  e dei vari Magistrati del Tribunale di Catania, continuano a dormire sonni molto tranquilli, hanno perseverato, per interi anni, impuniti, a pubblicare diffamazioni sul mio conto, offendermi, minacciarmi di morte e, dopo aver ottenuto in qualche modo il mio contatto telefonico, facendomi pure stupidi scherzi telefonici. Di recente, questi dannati cyber-bulli hanno preso anche il vizio di cancellare molte diffamazioni, ripubblicandole in periodi casuali, dato che sono solamente degli infami e vigliacchi leoni da tastiera.

32. Dopo aver ricevuto questa ingiusta ed illecita condanna al carcere e subendo una continua vittimizzazione secondaria da parte della Polizia e dai psichiatri da strapazzo, la mia vita si è fermata ancora peggio di essere cyber-bullizzato, non avendo idea di cosa potrà ancora capitarmi di male in futuro.

33. Ogni maledetto giorno vivo di ansia, paura e rabbia, perché ho le mani legate per una situazione paradossale che ormai mi ha distrutto completamente la vita, tutta colpa del Giudice Incompetente del Tribunale di Milano Stefania PEPE e, fortunatamente, nello studio del Dr. Giovanni PATTI, quando era venuta anche mia madre, non si è fatto minimamente cenno riguardo la mia condanna al carcere, altrimenti in casa si sarebbe creata una situazione estremamente ostile, con il rischio che mia madre mi avrebbe buttato direttamente fuori di casa, considerato che, da moltissimi anni, vivo come un parassita alle sue spalle, incapace di trovare un lavoro per potermene andare a vivere per conto mio.

34. Vado a precisare, quando vennero le due donne di ignota identità, osservando la facciata dell’appartamento dove vivo solamente in via temporanea, pensando che io e mia madre vivessimo in una casa di lusso, quando la casa di lusso è l’appartamento del primo piano che non ci appartiene, mentre noi viviamo in due stanze, ovvero cucina e una stanza da letto, nello studio del Dr. Giovanni PATTI, per pregiudizio e preconcetto, hanno avuto la faccia tosta di dire a me e mia madre che abbiamo dei “problemi di gestione del denaro” e, cazzo, siamo poveri, mia madre ed io non abbiamo un lavoro fisso e nemmeno una residenza stabile e già tanto che, al momento, abbiamo un tetto sulla testa ed andare a vivere a scrocco dai parenti che hanno i nostri stessi problemi lavorativi ed economici non è una soluzione e mai lo sarà.
35. Quello che mi fa veramente imbestialire è che le persone sono convinte che i miei problemi si risolvono con psicologi, psichiatri e psico-farmaci, mentre io ho chiaramente un grave problema di CYBER-BULLISMO, un problema di mancata occupazione lavorativa, disagio economico ed un problema di residenza instabile, che, tutti insieme, durano veramente da troppi anni, perché l’Italia è formata da una società arrogante, strafottente ed ignorante e tutto quello che mi è successo fino ad oggi ne è una palese, solida ed indelebile testimonianza che ormai fa parte della mia storia personale.

36. Vittima di CYBER-BULLISMO DA 8 ANNI, senza lavoro e senza residenza stabile, CONDANNATO AL CARCERE, colpevolizzazione della vittima, vittimizzazione secondaria, dichiarato con disturbi mentali, la mia reputazione e quella del mio software su internet completamente annientate per colpa di cyber-bulli sociopatici che nessuno ha mai voluto cercare. Ho 40 anni e non so dove sbattere la testa per trovare un lavoro fisso, non posso permettermi un avvocato, non posso farmi prestare soldi perché non posso restituirli, mi sento una persona completamente inutile.

37. Ditemi voi cosa dovrei fare arrivati a questo punto, perché io, a causa di un giudice incompetente, dopo ormai 8 anni di cyber-bullismo e senza lavoro, sono stato condannato al carcere e pagare una multa salatissima.

38. Ormai, vivo il quotidiano per inerzia, aspettando il momento in cui arriverà la condanna definitiva, verrò portato in carcere, tutti mi giudicheranno un criminale e la mia vita personale e sociale sarà completamente distrutta PER SEMPRE, perché ovviamente io non potrò mai più trovare un lavoro con la fedina penale sporca per colpa di cyber-bulli, della Polizia Postale, dei magistrati del Tribunale che mi hanno rovinato la vita.

_31-12-2021
IMPORTANTE

Sono in cerca di un Avvocato di Gratuito Patrocinio di Acireale e zone limitrofe per far revisionare il mio caso ai sensi dell'Art. 629 c.p.p., chi vuole contattarmi privatamente può farlo all'indirizzo e-mail, quotidianamente monitorato, che trova in calce su questa pagina.
NOTA 1. Ho voluto pubblicare la mia storia perchè tutti devono sapere quello che mi è successo, ovvero il vergognoso comportamento di tutte le persone coinvolte, arroganti, presuntuose, ottuse ed incompetenti, che mi hanno completamente distrutto l'esistenza.

NOTA 2. Il topic diffamatorio è ancora costantemente pubblicato nel forum indicato al punto 8, superando oltre 70.000 visualizzazioni e, proprio per tale motivo, in questa pagina non troverete alcun riferimento al suddetto forum.

NOTA 3. Continuano ad restare pubblicate diffamazioni su di me ed il mio software e questo fatto mi sta distruggendo psicologicamente.

NOTA 4. A dimostrazione dell'autenticità dei fatti esposti in questa pagina, onde evitare fenomeni di "pubblicità occulta ed indiretta", non troverete banner pubblicitari e alcun riferimento al mio software.

NOTA 5. Farò tutto il possibile per mantenere questa pagina sempre online, almeno fino a quando giustizia sarà fatta.
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